Salta al menu principale di navigazione Salta al contenuto principale Salta al piè di pagina del sito

Articoli

N. 5 (2023)

Dal dominio della paura al potere dell’angoscia nei processi integrativi: Angoscia come “sentimento presente”

DOI
https://doi.org/10.53262/caleido.5.2023.35-47
Inviata
ottobre 29, 2023
Pubblicato
2023-10-29

Abstract

Nel trattamento delle cosiddette patologie emergenti, caratterizzate dalle conseguenze di ferite narcisistiche che provocano difficoltà o impossibilità di simbolizzazione e rappresentazione degli stati emotivi, spesso l’angoscia si manifesta senza affetto, attraverso il distacco, talvolta anche totale, dalle emozioni. Le persone sembrano incapaci di essere in contatto con la propria dimensione esistenziale, impegnati ostinatamente come sono ad evitare di provare l’inevitabile angoscia che molte situazioni, interne ed esterne, comportano lungo il complesso cammino della vita. In tali casi, l’angoscia dissociata sembra “assente”, appunto, ma viene provata tutta la gamma di emozioni allo stato grezzo che ad essa sono collegate, come paura, terrore, panico, distacco, apatia, anedonia, etc… Partendo dunque dalla distinzione tra angoscia e paura, questo contributo si propone di esplorare come l’irrompere della angoscia come affetto che si può finalmente percepire senza che ci sia bisogno di un oggetto cui si riferisca, come accade nella paura, rappresenti una angoscia integrativa. In altri termini, se la paura permette di evitare il dolore, l’entrata in contatto col dolore presuppone la percezione dell’angoscia, segnalando l’inizio di un processo di integrazione degli affetti dissociati. Alcune vignette cliniche chiarificheranno questi assunti.